Caso del 110. Dilettanti, si salva solo Tajani … di Sergio Pizzolante

Sergio Pizzolante
La vicenda del 110 la dice tutta sulla qualità di buona parte della classe dirigente politica di fine seconda repubblica.
Mi riferisco alle azioni dei 5stelle e alle reazioni di tutti gli altri. Tajani escluso. Lo voglio dire.
Come ho scritto mille volte il 110 non andava fatto. Non così. Le norme precedenti erano sufficienti: sino all’85 massimo per il sisma, le banche non potevano scontare il credito, potevano farlo solo le aziende che stavano dentro la filiera del singolo lavoro.
Arrivano i 5 stelle e boom, 110, poi con il coinvolgimento delle banche si crea, di fatto, una moneta parallela, si dice a tutti gli italiani che lo stato rifà gratis le case.
Oltre che sbagliato concettualmente, praticamente, non poteva esserci finanza pubblica per tutto questo.
L’ho scritto e detto a molti miei colleghi di destra e sinistra subito. Presidenti di commissione, membri di Governo. 4 anni fa. Anche a quelli che adesso fanno i fenomeni contro. Niente.
Tutti volevano fare gratis le case agli italiani. Tutti.
Quando Draghi lo ha messo in discussione la Meloni si schierò a favore.
Mi spiace dirlo ma è così.
Giorgetti era contrario, ma lui e Draghi non lo cambiarono. Bastava portare il 110 a 90, si sarebbe risolto tutto. Hanno messo in campo arzigogolii vari, per frenare, scaricando però tutto sulle imprese. Un crimine.
Cioè, le aziende, sulla base di leggi dello stato, fanno lavori, anticipano finanza, che poi di colpo diventa carta straccia.
Le banche promettono di tutto di più, con costosi spot pubblicitari, poi si tirano indietro mettendo le aziende nelle condizioni di fallire.
Molte aziende hanno sbagliato, ma l’errore è stato quello di fidarsi dello stato e delle banche.
Parlo di quelle in buona fede. Non di quelle che hanno truffato.
Il mio gruppo, prevedendo tutto, scegliendo sempre strade prudenziali ed anticipatrici dei cambiamenti inevitabili, non rischia.
Però è un tormento per me vedere aziende che cadono come pere. Vedere persone che conosci che arrivano al suicidio. Si. Terribile.
Poi arriva il Governo Meloni.
Fa 4 modifiche in un anno. Dilettanti.
Perché 4 modifiche in un anno dicono che hai sbagliato 4 volte in un anno. Dilettanti.
Portare la gestione dei crediti da 4 a 10 anni, con i lavori in corso, con retroattività, e’ l’ennesimo crimine. Dilettanti.
Significa che chi ha crediti incagliati in pancia per il passato con l’aggiunta di un 15 per cento di costi in più( per i dieci anni), per i lavori in corso, fallisce sicuro. Dilettanti.
Significa non poter fare i lavori per le aree del terremoto e per le Onlus.
Spiego: per il terremoto ci sono soldi a fondo perduto stanziati da molti anni. Ma le lentezze della burocrazia hanno portato quei fondi a coprire il 60/70 per cento dei costi. Massimo.
Coperta corta.
Si può integrare col 110. Ma con i crediti a 10 anni quell’integrazione diventa troppo costosa.
Il 110, con i tassi attuali, diventa 80, massimo.
Una coperta aggiuntiva che diventa corta anch’essa.
Quindi lo stato dovrà trovare nuovi soldi.
Dilettanti!
Tajani escluso. Voglio dirlo chiaramente.
Dimostra cultura politica e di Governo.
Giusto dargliene merito.
Sergio Pizzolante
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