CASO TITOLI. Clamorose rivelazioni nell’udienza penale di questa mattina: c’era Francesco Confuorti (che prese anche una provvigione) dietro l’incarico a Boston Consulting per la valutazione delle banche di San Marino

Questa mattina, durante l’udienza penale del cosiddetto CASO TITOLI, il dottor Matteo Coppola, manager presso Boston Consulting, incaricato della valutazione di attività e rischi (AQR) relative allo stato delle banche sammarinesi durante il governo ai tempi della CRICCA, si è trovato ad affrontare le domande degli avvocati delle parti civili, e precisamente quella di Banca Centrale

Sottoposto a un intenso interrogatorio dall’avvocato Filippo Cocco, uno dei legali della Banca Centrale (insieme a Maria Selva e Tania Ercolani), Coppola ha ammesso che l’incarico non era stato assegnato direttamente dalla Banca Centrale come precedentemente indicato, ma piuttosto su indicazione di Confuorti di Advantage Financial, a cui è stata versata una commissione per l’intermediazione.

A Francesco Confuorti furono inviati anche i dati delle banche e i risultati del lavoro svolto!!

Il finanziere Francesco Confuorti

È da notare che l’indagine condotta dal commissario della legge Alberto Buriani, peraltro condannato in primo grado, su Catia Tomasetti, il coriaceo presidente di Banca Centrale che ha detto no alla cricca, era originariamente basata addirittura su una email (che non conteneva informazioni riservate).

Sebbene formalmente l’incarico a Boston Consulting fosse stato conferito da Grais e Savorelli e finanziato con denaro pubblico, oggi è emerso che la decisione era stata in realtà presa da Confuorti, il quale ha anche ricevuto un compenso per il suo ruolo, denaro pubblico versato alla Boston eppoi retroceduto al noto finanziere lucano. 

A seguire, durante l’interrogatorio condotto dagli avvocati Maria Selva e Tania Ercolani, il consigliere di Libera, Luca Boschi, ha reso nota una rilevante informazione riguardante il licenziamento del direttore di Banca Centrale, Lorenzo Savorelli. 

Boschi ha testimoniato che il licenziamento è stato giustificato da una minaccia fatta da Savorelli nei confronti del governo. Quest’ultimo avrebbe minacciato di commissariare la CASSA DI RISPARMIO nel caso in cui non fossero stati accettati i suoi suggerimenti e se non fosse stato garantito il controllo della Cassa attraverso l’assunzione, in posti apicali, di persone di sua fiducia. È importante annotare che tale minaccia era stata pronunciata direttamente davanti ai membri del governo di ADESSO.SM.

Lorenzo Savorelli, ex direttore Generale Banca Centrale

 

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