Dopo il tentativo di suicidio a Fano del 18 ottobre scorso, sventato grazie all’intervento della Polizia, l’agente che ha convinto il ragazzo a non compiere il gesto ha continuato a sentirlo fino ad oggi, telefonicamente, per rimanere vicino al giovane.
Il fatto si era svolto lungo via Madonna Ponte, dove l’operatore di polizia, fuori servizio, giunto al ponte che sovrasta il fiume Metauro, aveva notato un giovane sul guard-rail pronto a suicidarsi.
L’agente inizialmente ha tentato un dialogo con il ragazzo. Quest’ultimo ha però scavalcato il guard rail nel tentativo di suicidarsi, fallendo però grazie all’intervento dell’operatore di polizia che, lanciandosi verso di lui, è riuscito ad afferrarlo al petto. Successivamente ha messo in sicurezza il ragazzo. Dopo un abbraccio tra i due il giovane gli ha confidato che il tentato suicidio era dovuto al non aver superato il dolore per la perdita della madre e perché, a detta del giovane, lui stesso era gravemente malato con poche possibilità di sopravvivere.
Dopo quell’episodio il poliziotto non ha perso i contatti con il giovane, continuando a sentirlo e a stargli vicino, come testimonia anche la telefonata tra i due avvenuta questa mattina.
Ansa