Un ex militare di 52 anni, originario della Sicilia e attualmente residente a Rimini, ha intrapreso un’azione legale nei confronti del Ministero della Difesa italiano, chiedendo di essere riconosciuto come “vittima del dovere”. La richiesta si basa su gravi problemi di salute che lo affliggono, tra cui due tumori del sangue, che lui sostiene siano il risultato della sua partecipazione a una missione militare in Somalia negli anni ’90.
L’ex militare attribuisce le sue condizioni a un’esposizione a sostanze tossiche durante l’operazione “Restore Hope” e afferma che il suo stato di salute è stato ulteriormente compromesso da dosi elevate di vaccino. Dopo un primo diniego del tribunale di Bologna, ha scelto di presentare ricorso in appello, con un’udienza già programmata per marzo 2025. La vicenda solleva interrogativi sul riconoscimento e il supporto a chi ha servito nelle missioni all’estero.