Rimini. La compagna non poteva nemmeno sorridere. Chiesto il rinvio a giudizio per un 40enne per maltrattamenti in famiglia

Maltrattamenti in famiglia da “codice rosso” quelli di una donna vittima di un 40enne, originario di San Giovanni Rotondo, residente nel riminese e già colpito da divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Per lui, che impediva alla donna di sorridere, portare con sé il cellulare o guardare altri uomini, la Procura di Rimini ha chiesto il rinvio a giudizio per maltrattamenti in famiglia.

Il 40enne difeso dagli avvocati Cinzia Bonfantini di Rimini e Francesco Velardi di Foggia, comparirà il 14 marzo davanti al Gup del Tribunale di Rimini.

Secondo la denuncia della donna e le indagini della polizia di Stato, il 40enne era solito sfogare la gelosia con atti di autolesionismo e minacce di suicidio. La relazione era proseguita fino a quando la scorsa estate l’uomo aveva tentato di strangolare la compagna. “Se parli con qualcuno di quello che è successo, se fai denuncia ammazzo te e i tuoi figli“.

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