La realtà per quanto si cerchi di edulcorarla o nasconderla magari tenendo i riflettori ben puntati su altro, trova sempre il modo di manifestarsi.
E purtroppo anche qui a San Marino ci sono realtà con redditi bassi che stanno mettendo a dura prova anche tanti pensionati che da tempo chiedono aiuto.
Tra le varie difficoltà ce n’è una che assilla parecchie persone e riguarda le bollette a tre zeri che arriva no nelle case di famiglie magari monoreddito, con pensioni che si aggirano a loro volta sui 1000 euro.
Il problema delle bollette alle stelle è trasversale e non riguarda i soli anziani. Questi ultimi, tuttavia, sono stati i più colpiti dai rincari e il perché non è difficile da capire. Si tratta infatti di persone che non andando al lavoro trascorrono la maggior parte del tempo in casa, casa che è inevitabile riscaldare anche in virtù dell’età.
“Quest’inverno in tanti hanno tenuto i termosifoni spenti o molto bassi per quanto possibile, per cercare di risparmiare in vista dei pesanti aumenti, afferma il Segretario dei pensionati USL Luigi Maria Belisardi. Per gli anziani il farlo risulta più arduo, vuoi perché c’è chi purtroppo non è più in buona salute e l’eccessivo freddo rischierebbe di aggravarla, vuoi perché molti pensionati vivono in case o appartamen
ti poco coibentati perché magari molto vecchi, dove le ristrutturazioni hanno un costo spesso elevato e non sostenibile, quindi il calore si disperde moltissimo”.
“È dunque improcrastinabile un intervento da parte della politica che non può lavarsi le mani rispetto ad un problema che affligge sempre più persone, afferma l’SG USL Francesca Busignani, durante la pan demia si è parlato spesso di come fosse responsabilità di tutti adottare determinati comportamenti per preservare la salute dei più anziani.
Sarebbe paradossale che ora che quel periodo è alle spalle, ci si dimenticasse proprio del benessere di coloro che con sacrificio, con impegno, hanno speso le loro risorse personali per sostenere i giovani
I nostri anziani, tra i più longevi d’Europa, devono restare un valido aiuto per le nuove generazioni e non ritrovarsi in quasi fascia di povertà; meritano di essere protetti e fatti sentire al sicuro”.
FEDERAZIONE PENSIONATI USL