La genuflessione della politica. C’è una cosa curiosa. … di Sergio Pizzolante

La genuflessione della politica.
C’è una cosa curiosa.
La Schlein va all’assemblea dei magistrati e dice: voi siete i difensori dei diritti.
E lei che ci sta a fare? Dice Feltri.
Cioè, a che serve la Schlein, e la sinistra, se è il Pm che difende i diritti.
Cioè, per la legge, per i principi costituzionali, per il codice penale pure, il Pm, deve sostenere l’accusa e dovrebbe anche( non c’è niente da ridere…a mia memoria è successo solo con Greganti…)cercare le prove di difesa, invece per la Schlein, deve essere difensore dei diritti.
Per il capo della corrente di sinistra dei Pm, Musolino, il magistrato deve essere più o meno contro-potere delle maggioranze “momentanee”.
Esercitare il controllo di legalità. E di moralità. Immagino.
Quindi sta sopra, sopra, chi viene eletto.
E se non gli piace chi viene eletto, zac! No?
Alcune volte lo arrestano prima affinché non venga eletto. Controllo preventivo.
In effetti l’ex presidente della Basilicata, Pittella, era Pd, ma socialista, fu arrestato, poi assolto da tutto. Il Pm aveva fatto un controllo di legalità e aveva notato che Pittella stava commettendo un reato, si ricandidava.
Proprio così. E’ nelle carte. Fu arrestato perché si candidava. E’ scritto.
Come è scritto, badate bene, anche nelle carte di accusa a Toti, badate bene. Ci sono le elezioni e quindi poteva reiterare il reato.
C’è scritto. Nonostante l’altro giorno, il presidente dell’Anm, Santalucia, dichiarasse che il Pm di Genova, magari, nemmeno lo sapeva che ci fossero le elezioni.
Ecco per la Schlein questa è la democrazia.
Per la sinistra questa è la democrazia.
Per la sinistra il controllo della legalità e della moralità spetta a chi arresta un politico perché ci sono le elezioni.
Per la sinistra( questa), la libera stampa e’ quella che pubblica tutto ciò che le arriva illegalmente dalle Procure per sputtanare, condannare a morte, alla dannazione perenne, un essere umano che ha la colpa grave di candidarsi o fare politica.
Mi sto dilungando.
Dicevo, qual è la cosa più curiosa di tutto questo?
Che i politici, quelli di sinistra soprattutto, ma non solo, sono a difesa di chi li sbatte in galera, i Pm, ed ignorano coloro che li fanno uscire di galera. Quelli che li assolvono. I Giudici.
Curioso no?
Ci sono molti presidenti di regione, sottoposti, con la galera o con l’apertura di inchieste al “controllo di legalità” e poi assolti dai giudici.
Fitto, Bassolino, Oliverio, Zingaretti, Bonaccini, Errani, Fontana, Pittella, altri.
Molti sindaci anche.
Ma i politici, quelli di sinistra soprattutto, ma non solo, si genuflettono ai “controllori della legalità”, ai nuovi “difensori dei diritti”, ai giornali e ai giornalisti che fanno la cassa di risonanza.
Però ignorano coloro, i giudici, che accertano la legalità.
Curioso no?
La chiamano democrazia.
Poi c’è la questione della separazione delle carriere.
La Schlein e Conte e Scarpinato dicono di no.
Sarebbe antidemocratico, anticostituzionale.
Vediamo.
Portogallo, Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Australia, Spagna, Germania, Nuova Zelanda, paesi notoriamente antidemocratici, hanno la separazione delle carriere.
Turchia, Romania, Bulgaria, paesi modelli di democrazia, hanno le carriere uniche.
Con l’Italia.
Applausi alla sinistra italiana dei diritti, della legalità, della moralità, che fonda la sua idea di democrazia su chi accusa e su chi sputtana.
Sergio Pizzolante
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