San Marino. Con il ritorno della CRICCA, se fanno come in passato, ci sarà una enorme crisi finanziaria. Prenderanno i soldi dai nostri conti correnti (Bail-in) per pagare i debiti delle banche e dello Stato. … di Marco Severini

Marco Severini, direttore di GiornaleSM

Negli ultimi anni, la Repubblica di San Marino è stata teatro di scandali di corruzione e intrighi politici che hanno profondamente scosso la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Al centro di questi eventi vi è un gruppo di potere che, secondo molteplici indagini, ha manipolato le istituzioni e le finanze sammarinesi per i propri interessi e che molti chiamavano CRICCA.

Con il recente ritorno di personaggi legati a questa CRICCA, si paventa un nuovo periodo di crisi finanziaria, simile a quello già vissuto in passato.

Potremmo essere esposti a potenziali rischi e scenari, incluso il temuto ricorso al “BAIL-IN,” ovvero il prelievo forzoso dai conti correnti dei cittadini qualora dovesse succedere di nuovo quanto è accaduto nel 2017-2018 con il GOVERNO ADESSO.SM

Come è stato scritto, in queste pagine da un lettore in un altro articolo, durante una recente cena in un noto ristorante sammarinese, un politico vicino alla Cricca ha dichiarato inquietanti intenzioni che confermano le peggiori paure di molti. La frase “Questa volta non saremo così ‘buoni’ e finiremo quello che avevamo iniziato,” ha suscitato allarme tra i presenti e, sentendo le telefonate ricevute, anche tra i sammarinesi nostri lettori. Questa affermazione fa capire come ci sia una determinazione a completare azioni precedentemente intraprese, che avrebbero potuto avere conseguenze devastanti per la Repubblica se non fossero state fermate da quello che è poi stato il governo Democrazia Cristiana-Rete-Npr e Motus.

Il coinvolgimento della Cricca in scandali finanziari non sarebbe stato possibile senza la complicità di alcuni settori della classe politica e di parte della magistratura. Gli anni di governo della coalizione AdessoSM, composta da Repubblica Futura, SSD e Civico 10, sono stati segnati da decisioni controverse che hanno fortemente danneggiato le finanze pubbliche. La svendita dei crediti Delta di Cassa di Risparmio, la stessa approvazione del Bilancio farlocco di Carisp dei -534 milioni di euro di perdita e la liquidazione illegittima di Asset Banca sono esempi lampanti di come la Cricca abbia influenzato le istituzioni per i propri fini e come questi siano state permeate dalle loro decisioni e succubi della stessa. 

Daniele Guidi, ex Direttore Generale di Banca Cis, è stato identificato in carte giudiziarie, anche recentemente, come il “capo” dell’associazione a delinquere che include – sempre secondo queste carte – personaggi come Francesco Confuorti e Marino Grandoni ed alcuni politici. Le attività di questa associazione hanno portato alla perdita di oltre 100 milioni di euro dai fondi pensione e ISS e debiti ingentissimi sia per lo Stato che per i correntisti di varie banche. 

Le indagini del Commissario ELISA BECCARI hanno rivelato una fitta rete di collusioni e operazioni illecite che hanno gravemente compromesso le finanze sammarinesi, che si sono risollevate solo con il provvidenziale intervento del Segretario Marco Gatti ed il ricorso al debito estero, che dovrà essere ridotto e pagato ma che, in quel momento, è stato provvidenziale. L’alternativa sarebbe stata la bancarotta dello Stato dovuto alle politiche ed alle scelte errate di ADESSO.SM.

Il “Processo Mazzini” ha rappresentato un tentativo di fare luce sulle collusioni tra politica e poteri economici, la successiva condanna del giudice Alberto Buriani per abuso d’ufficio ha fatto luce come vi siano state, invece, manipolazioni politiche e giudiziarie. Le accuse contro Buriani dimostrano come il processo MAZZINI sia stato usato come strumento per eliminare figure politiche scomode e riorganizzare il potere a favore della CRICCA. Questa è una verità sacrosanta ed imprescindibile per capire quel e questo periodo. 

Con il ritorno della CRICCA AL POTERE, si teme un nuovo periodo di profonda crisi economica e finanziaria e forse il prossimo default del paese.

Uno degli scenari più preoccupanti che è tutt’altro che remoto è il ricorso al “BAIL-IN,” ovvero il prelievo forzoso dai conti correnti dei cittadini per salvare le banche in difficoltà o addirittura le finanze dello Stato di San Marino.

In sostanza, lo Stato procederà ad eseguire prelievi dai conti correnti detenuti presso le banche sammarinesi o conti correnti esteri di sammarinesi e residenti, similmente a quanto avvenuto in Grecia, al fine di fronteggiare la crisi economica e il rischio di default. Questo però rappresenta solo una parte del problema. Nel caso in cui dovesse emergere una nuova amministrazione paragonabile a ADESSO.SM, con un livello di incompetenza analogo a quello precedentemente riscontrato, lo Stato incontrerà notevoli difficoltà nel garantire i servizi essenziali alla popolazione a causa della mancanza di risorse finanziarie, le quali saranno verosimilmente sottratte dalla CRICCA. Pertanto sarà inevitabile rinunciare al sistema sanitario e al welfare attuale E TUTTO SARA’ A PAGAMENTO.

Inoltre il numero di dipendenti pubblici sarà ridotto a un terzo, con un conseguente aumento esponenziale della disoccupazione; una situazione a cui si era già arrivati molto vicini. Possiamo permetterci di affrontare nuovamente tali circostanze?

Questo strumento, quello del BAIL-IN (prelievo forzoso), già applicato in altri paesi europei, potrebbe diventare una realtà anche a San Marino, aggravando ulteriormente la situazione economica e minando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni finanziarie.

Non si deve consentire alla CRICCA di fare ritorno, di assumere il potere e distruggere il nostro Stato.

LA CRICCA è ancora potentissima. 

Il paese ed i sammarinesi non se lo meritano ed hanno bisogno di tranquillità, finalmente.

Marco Severini – direttore di GiornaleSM

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