San Marino. In Consiglio Grande e Generale” e in alcune liste elettorali “ci sono ancora amici e amici degli amici che se eletti lavoreranno per salvare” o peggio resuscitare la “Cricca”. L’allarme di Matteo Rossi (Psd) … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

Come una “piovra”, un preciso gruppo -”sovversivo”, lo definiva il Pdcs già nel 2017- ha avvinghiato il potere della Repubblica di San Marino, spolpandola nella sua Democrazia e nella sua economia, assoggettando politica, economia, informazione e giustizia ad interessi privati a discapito di quelli collettivi propri della gestione di ogni Stato. E’ questa la quanto mai centrata, eloquente ed estremamente sintetica “fotografia” che Matteo Rossi, consigliere uscente del Partito dei Socialisti e dei Democratici, ha “scattato” nel tentativo di immortalare, presentare la San Marino del decennio scorso, caratterizzata, sul fronte politico, da una unica costante: all’alternarsi fra maggioranza e opposizione di un po’ tutti i partiti (ad eccezione di Rete, mai in maggioranza se non del 2019, quando l’influenza della “cricca” sulle scelte politiche ed economico-finanziarie, al pari del potere di una precisa franga dell’amministrazione della giustizia, era ormai decisamente sulla via del tramonto, grazie alla nuova governance di Banca Centrale guidata da Catia Tomasetti…

All’alternarsi fra maggioranza e opposizione di un po’ tutti i partiti nel decennio scorso -dicevo- si contrappone soltanto la costante presenza, in tutti i governi fino al 2019, di Alleanza Popolare, poi ribattezzata Repubblica Futura. E’, infatti, AP-RF l’unico partito che ha sempre occupato poltrone di governo dal 2006 al 2019… E sempre con deleghe di governo importanti come gli Affari Esteri (Antonella Mularoni, dal 2008 al 2012, quando è poi salita al Territorio fino al 2016 e dopo due anni di “vacanza”; Nicola Renzi, 2016-2019, con anche delega alla Giustizia e alle Telecomunicazioni), gli Affari Interni (Valeria Ciavatta, dal 2006 al 2008) e altre segreterie di Stato importanti come la Pubblica Istruzione (Marco Podeschi, 2016-2019) o l’Industria (Andrea Zafferani, 2026-2019).

Sta di fatto che l’affermarsi della “cricca” e la devastazione del sistema bancario e finanziario del Titano, come ha riconosciuto ieri lo stesso Matteo Rossi (Psd) nel popolare “Caffé Scorretto” di Marco Severini (clicca qui per rivederlo), quel disegno “sovversivo”, che sembra avere le caratteristiche di un “golpe bianco” e quella “piovra” capace di imprigionare fra i suoi tentacoli San Marino, influenzandone azioni e delicate nomine politiche, nonché azioni economiche, iniziative giudiziarie e parte dell’informazione per un decennio, avrebbe registrato i suoi primi “successi” -che coincidono poi i primi effetti di decadimento finanziario e del Diritto sammarinesi- già nel 2010, con le “tumultuose dimissioni” della governance del Direttore generale Luca Papi, del Presidente Biagio Bossone e dal vertice della Vigilanza Stefano Caringi. 

Fu quello il primo “colpo”, la prima battaglia di una sorta, se non di un vero e proprio colpo di stato? “Esattamente…”, ha concordato Rossi. La cricca, da quel momento si è costantemente rafforzata. Poi, “è entrata in tutti i ‘gangheri’ del nostro Paese; nel sistema bancario prima di tutto con i fatti dell’estromissione del vertice di Bcsm del 2010”, ovvero, “Papi, Caringi e Bossone” rimpiazzati da sostituti “funzionali a salvare Banca Cis”. “Funzionali (deduco intendesse allo stesso obiettivo; ndr) poi erano diversi politici all’interno del Consiglio Grande e Generale”, dove “probabilmente ci sono ancora amici e amici di amici che lavoreranno per salvare quel sistema”, quella “piovra”.

Ma non solo! “C’erano dei delati nel mondo dell’informazione”, cioè “nel mondo dei media” è la ricostruzione dell’ex Presidente del Psd. Lo Stato, quindi, nel decennio scorso, fino all’arrivo della nuova governance di Bcsm, era compresso, assoggettato come dai tentacoli di “una piovra. E ancora: “Erano stati scientifici, avevano preso” il controllo “di tutto il sistema, riuscendo a cavalcare il malcontento nei confronti dei partiti storici, del Psd e nei confronti anche della Democrazia Cristiana, riuscendo a presentarsi come il nuovo, ma in realtà”, questi, “avevano il solo scopo di prendersi il paese, il potere sotto diversi punti di vista: politico, economico e anche giudiziario”, visto che su quest’ultimo punto “i fatti sono alla cronaca con vicende giudiziarie che vedono implicati” commissari della legge… “Ci sono state delle condanne in primo grado”, non definitive -aggiungo- ma eloquenti per quanto emerso nelle udienze dal punto di vista della ricostruzione storica del decennio scorso.

Stanno venendo a galla dei fatti veramente pesanti -si è rammaricato Rossi- E, purtroppo, lo dico a malincuore, quei fatti hanno falcidiato” le speranze e i piani di vita professionale di una intera “generazione di neolaureati” sammarinesi. Oltre che (leggi qui e leggi qui) il sistema bancario e le casse pubbliche della Repubblica.

Oggi questa “piovra” è moribonda, ma -è stata la raccomandazione- “non bisogna abbassare la guardia, perchè” la Cricca si è dimostrata un  potere fortissimo; un potere radicato… Nel Paese si annidano sacche di pericolo e bisogna stare all’erta. Le prossime elezioni si dovrà” prestare attenzione a chi si vota, affinché “chi fa politica abbia sempre a cuore il Paese” e non gli interessi della Cricca…

“Bisogna stare attenti -è stata la conclusione di Matteo Rossi- perchè la cricca potrebbe ritornare” perchè certi personaggi “sono in grado ancora di avvicinare con poca fatica persone che poi potrebbero arrivare a manovrare le leve del potere: il pericolo è sempre dietro l’angolo” e “una piovra, in quanto tale, è difficile che molli la presa”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il Segretario di Stato alla Cultura, Andrea Beluzzi (Psd), secondo cui “quella battaglia (contro la “cricca”; ndr) non sia mai finita”.  Temo che anche in campagna elettorale”, ha spiegato (riascolta qui), anche fra i candidati “ci siano persone che devono fare ancora chiarezza”. “Qualcuno -ha aggiunto- ha fatto autocritica e ha ammesso di aver commesso degli errori”.

Errori che hanno messo a rischio la “Democrazia e il nostro stesso Paese sotto aspetto economico… Hanno chiuso banche e aziende che davano lavoro ed erano, quindi, un bene di tutti”. “Danni che -ha concluso Belluzzi- abbiamo pagato tutti con il debito pubblico” e che sono imputabili, soprattutto, “a quei quattro anni di malgoverno” AdessoSm

Dunque, la pressante campagna di informazione mia e di GiornaleSm, di ricostruzione storica del drammatico decennio scorso, finalizzata -più che a piangere sul “latte versato”- a rendere fruibili ai sammarinesi elementi che permettano loro, poi, autonomamente, di individuare eventuali responsabilità politiche affinché il prossimo 9 giugno tutti possano esprimere un voto e una preferenza consapevole, posando una definitiva pietra tombale sui protagonisti e sugli “amici e amici degli amici” del “disegno sovversivo” che ha disseminato “macerie” nel Paese nello scorso decennio, inizia a dare i suoi primi importanti frutti anche nel mondo politico… In quel mondo politico che, a parte Alleanza Riformista, ha sempre fino ad ora evitato di approfondire la necessità di creazione di una nuova Commissione di inchiesta mirata ad individuare nel mondo politico sammarinese le responsabilità (responsabilità, non reati, a quest’ultimi sarebbero eventualmente di competenza della Magistratura) e le eventuali “amicizie” che hanno permesso o non sono state colpevolmente in grado di fermare la scalata di questa “piovra” ai poteri dello Stato e, quindi, la devastazione del sistema finanziario che graveranno sui sammarinesi di oggi e di domani…

Quanti sammarinesi, del resto, se le responsabilità politiche fossero facilmente individuabili, fra un mese voterebbero per chi, quando era al governo o in maggioranza, non è stato in grado di abbattere la “piovra” che ha avvinghiato e spolpato il Paese? Nessuno… Ecco, da oggi ad allora, su queste pagine elettroniche continueremo a ricordarvi fatti su ogni candidato, che poi potrete autonomamente valutare per concludere se quel determinato candidato rappresenti un opportunità o un rischio per il Paese e quindi per il vostro futuro e per quello dei vostri figli…

Enrico Lazzari

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